Isole del Lago Maggiore: alla scoperta delle perle del Golfo Borromeo
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Gita alle Isole Borromee: dove capolavori dell’uomo e della natura fanno a gara di bellezza
“A quindici miglia dalla riva, in mezzo al lago, si trovano le isole, dette Borromee, che sono, a mio parere, il luogo di soggiorno più incantevole del mondo”.
Già nel 1795, il filosofo Montesquie descrisse così il Golfo Borromeo, la zona centrale del Lago Maggiore, incorniciata dal monte Mottarone e dagli incantevoli borghi di Stresa, Pallanza, Intra e Verbania.
Qui, proprio al centro del Golfo, affiorano le Isole del Lago Maggiore che, ogni giorno, attirano visitatori da ogni parte del mondo.
Il modo migliore per raggiungerle? Via acqua, ovviamente, con il servizio di battelli di Navigazione Laghi, il modo più sicuro e suggestivo per scoprire i segreti delle cosiddette Isole Borromee.
Le Isole Borromee: testimonianze di un’antica nobiltà
Era proprio qui, sul Lago Maggiore, che, dal Settecento in avanti, le grandi famiglie della nobiltà lombarda come i Visconti e i Borromeo, si recavano in villeggiatura. Aristocratici che non badavano a spese nel costruire le proprie sontuose dimore estive.
Proprio i Borromeo, nel XIV secolo, fecero delle lussureggianti isole del Golfo le loro mete privilegiate, dando avvio alla loro trasformazione e realizzandovi ville imponenti e giardini di rara bellezza.
Ancora oggi, le due isole “sorelle”, l’Isola Bella e l’Isola Madre, sono di proprietà della famiglia Borromeo, mentre l’Isola dei Pescatori è rimasta a disposizione della comunità che l’aveva sempre abitata e non ha subito particolari modifiche nel corso dei secoli, mantenendo un’atmosfera spartana ma altrettanto suggestiva per il visitatore.
L’Isola Bella: la meta più ambita del Lago Maggiore
Date a un famoso architetto il giusto budget e quello saprà realizzare un capolavoro unico al mondo. Questo fece la famiglia Borromeo nel 1630, patrocinando i lavori per la realizzazione di una delle perle più incantevoli del lago. Questo fece Carlo III Borromeo, dedicando la “nuova” Isola a sua moglie Isabella d’Adda, per tutti Bella.
Ciò che risultò fu il Palazzo Borromeo, un imponente edificio barocco, che ospitò, tra gli altri, personaggi del calibro di Napoleone Bonaparte e Mussolini.
Il Palazzo, su quattro piani, offre un salone d’onore con una magnifica balconata a cupola, una sala da ballo in stile neoclassico, una sala della musica, dove vengono conservati preziosi strumenti musicali, e una sala “delle Medaglie” raffiguranti la vita di San Carlo Borromeo.
A queste si aggiungono la galleria degli Arazzi, con i preziosi drappi fiamminghi in seta e oro del ‘500, una sala dedicata a Napoleone e numerose altre stanze ricche di quadri, mobili, stucchi e lampadari di cristallo.
Persino i sotterranei del Palazzo sono stati progettati con cura: sei grotte naturali decorate con pietre e conchiglie a tema marino.
All’esterno, la tenuta rivela un altro capolavoro, essendo il Palazzo circondato da un incredibile giardino all’italiana, articolato su dieci terrazzamenti arricchiti con balaustre, obelischi, statue, giochi d’acqua e un’infinità di piante esotiche, spettacolari fioriture e alberi secolari, oltre che da un anfiteatro su tre livelli con pareti decorate da tufi, nicchie e rilievi.
Risalendo i terrazzamenti, a metà strada si colloca l’elegante Giardino dell’Amore, dove trionfano la vasca di ninfee e le eleganti aiuole con ricami in bosso. Procedendo sulla terrazza superiore, si può, invece, godere di una vista panoramica privilegiata sul Golfo e sulle montagne.
Un’opera unica al mondo, che ha impegnato i Borromeo per quarant’anni di lavori, e che ha modificato il profilo dell’Isola Bella, sancendo il trionfo dell’uomo sulla natura.
Ma, per una volta, possiamo dire che l’uomo è riuscito là, dove neanche Madre Natura poteva, trasformando una semplice scogliera, abitata da pescatori, in un incantevole gioiello.
L’Isola Madre: il “Paradiso terrestre” secondo Flaubert
Nonostante l’imponente opera di trasformazione, però, rimane la Natura la regina incontrastata dell’arcipelago e l’Isola Madre ne è la perfetta dimostrazione, tanto che lo scrittore francese Flaubert la definì un “Paradiso terrestre”.
L’isola ospita, infatti, un incantevole giardino botanico all’inglese di 8 ettari, considerato tra i migliori esempi di arte topiaria al mondo.
Ad arricchirlo, una vasta collezione di alberi secolari, piante rare e fiori esotici, provenienti da ogni angolo del Pianeta, diventati habitat ideale per una nutrita popolazione di volatili, tra i quali pavoni bianchi, fagiani dorati e pappagalli.
Anche qui è stato edificato un palazzotto nobiliare, oggi adibito a museo con mobili, quadri e arazzi d’epoca, oltre che collezioni di bambole e porcellane.
A rendere l’edificio ancora più pittoresco sono diversi ambienti, quali il teatrino delle marionette, la cappella sepolcrale neogotica e la vasca circolare dove trionfano ninfee, iris e papiri.
L’Isola dei Pescatori: l’ospitalità senza tempo di una comunità secolare
Conosciuta anche come Isola Superiore, questa è l’unica isola dell’arcipelago abitata stabilmente. Nei secoli, infatti, il borgo antico ha ospitato una comunità di pescatori, mentre oggi vi abitano ancora una cinquantina di persone, alcune delle quali portano avanti la tradizione locale.
Qui, il visitatore, passeggiando tra i caratteristici vicoletti fiancheggiati da edifici semplici e spartani, può fermarsi nel mercatino dedicato ai prodotti di artigianato locale o cenare in ristoranti di pesce sempre molto frequentati e apprezzati, e godere, infine, dello spettacolo serale delle luci che si riflettono nel lago e del silenzio che accompagna chi decide di fermarsi per la notte nei due alberghi dell’isola.
Se capitate sull’isola ad agosto, invece, il consiglio è di non perdervi la suggestiva processione della statua dell’Assunta, trasportata dalle barche da pesca illuminate attorno all’isola.
L’isolino di San Giovanni: terra privata e iper-esclusiva
A chiudere la lista di isole presenti nell’arcipelago del Golfo Borromeo è l’Isolino di San Giovanni, proprio di fronte a Pallanza, l’unica isola privata non visitabile e, per questo, non raggiungibile dai battelli di Navigazione Laghi.
Qui si erge il terzo Palazzo Borromeo, risalente al Seicento, che per diversi anni fu residenza del noto direttore d’orchestra Arturo Toscanini.
Navigazione Laghi: scoprire le Isole del Lago Maggiore a bordo di un battello
Le Isole Borromee sono tappe imprescindibili per chiunque desideri godere delle bellezze del lago Maggiore e il fatto che, per raggiungerle, sia necessario, inevitabilmente, compiere la traversata in battello, rende la loro visita ancora più emozionante e suggestiva.
Navigazione Laghi, con il suo servizio giornaliero di trasporto sull’acqua, consente di raggiungere le tre Isole principali, aperte da marzo ad ottobre, partendo dagli imbarchi di Stresa, Pallanza e Baveno.
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