Giro in moto sul Lago di Garda: percorsi spettacolari per gli amanti delle due ruote

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3 itinerari apprezzati dai centauri della strada per un panoramico giro in moto sul Lago di Garda

Siete pronti a dare gas? E allora, giù la visiera e… partenza!

Destinazione Lago di Garda, attraverso strade panoramiche e borghi caratteristici dove poter sostare per sgranchirsi le ossa e fare qualche selfie, incorniciati da scorci mozzafiato.

Non resta, allora, che partire per tre emozionanti e spettacolari giri in moto sul Lago di Garda.

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Circumnavigare l’intero Lago di Garda: in moto si può!

Il primo itinerario propone un giro piuttosto lungo di circa 260 km. Toccherà la sponda lombarda, quella trentina e quella veneta del lago, attraversando borghi, colline e montagne. Il primo consiglio che possiamo darvi, dunque, è: partite attrezzati e pronti a tutto!

Il secondo consiglio? Evitate i weekend e il periodo estivo, che sulla Gardesana rischiate di rimanere imbottigliati tra i tubi di scarico dei turisti a quattro ruote. Organizzatevi per la primavera o per l’autunno: temperature piacevoli, turisti pochi ma buoni e colori della natura al massimo dello splendore.

Partiamo da Desenzano del Garda, sponda bresciana, e costeggiamo il lago, dirigendoci a nord, percorrendo la Gardesana. Passiamo alcuni borghi caratteristici: Manerba, Salò, Gardone Riviera, Toscolano Maderno, Limone del Garda e ci spingiamo ancora più su, fino a Riva del Garda, in territorio trentino.

In questo tragitto due o tre soste saranno d’obbligo: la Rocca di Manerba, il Vittoriale degli Italiani a Gardone Riviera, la Limonaia di Limone sul Garda…

Arrivati a Riva del Garda, poi, ci attendono le bellissime valli trentine verso Tenno, Toblino e il Monte Bondone. Un po’ d’aria fresca ci darà nuova carica per il tragitto di ritorno.

Da qui in poi sarà tutta “discesa” (nel senso che punteremo verso sud) sulla sponda veneta. Passeremo Malcesine, Torri del Benaco, Bardolino e Sirmione, per tornare, infine, al punto di partenza: Desenzano del Garda.

Imbarcare la moto: due percorsi alternativi

Certo, è un percorso pensato per chi desidera percorrere tutti e 260 km in sella al proprio bolide, ma esiste la possibilità di fare scelte diverse lungo il tragitto.

In primavera e in estate, a Limone del Garda è possibile imbarcarsi con la moto su un traghetto di Navigazione Laghi, decidere di saltare a piè pari l’Alto Lago e sbarcare direttamente sulla sponda opposta, a Malcesine, proseguendo il viaggio da lì.

Stesso discorso si può fare imbarcandosi sulla sponda orientale, a Torri del Benaco, e, approfittando del traghetto attivo tutto l’anno, trasportare la moto fino a Toscolano Maderno e ripartire sulle due ruote in men che non si dica.

Strada della Forra: l’ottava meraviglia del mondo va vissuta in moto

Un altro percorso molto suggestivo che, partendo da Riva del Garda o da Tremosine, può essere affrontato dai motociclisti più esperti è la cosiddetta Strada della Forra. Winston Churchill la definì “l’ottava meraviglia del mondo”.

La SP38 è un tratto a serpentina di 5,8 km, da percorrere lentamente, un po’ per la sua pericolosità dovuta alla carreggiata stretta e ai bassi muretti di protezione, ma soprattutto per godersi il panorama. Il consiglio è di fare frequenti soste, nelle quali immortalare scorci davvero incantevoli.

La strada si snoda in una profonda spaccatura nella roccia, tra umide gole e gallerie. Qui si alternano echi dei motori, luci e ombre un po’ disorientanti. Sarete ripagati dalla sosta al ristorantino in cima al tragitto, dove una terrazza a strapiombo offre un’impareggiabile vista sul Garda.

Tour in moto dei Tre Laghi: un’esperienza indimenticabile per centauri di ogni livello

Se la Strada della Forra si prospetta come un tragitto breve, difficile e adatto a motociclisti d’esperienza, il Tour dei Tre Laghi è, invece, adatto a tutti gli amanti delle due ruote, senza distinzioni.

Ben diverso dal precedente anche per lunghezza – qui parliamo di ben 250 km percorribili in circa 5 ore – il percorso è caratterizzato da un centinaio di tornanti e da paesaggi mozzafiato.

I tre laghi in questione sono il Lago di Idro, il Lago di Ledro e, ovviamente, il Lago di Garda, ma volendo, si può optare per alcune interessanti deviazioni sul Lago artificiale di Valvestino o al Laghetto di Tenno.

Il tour classico parte dal Lago di Garda, all’altezza di Riva del Garda, e conduce in Valle Sabbia, al Lago di Idro, piccolo lago di origine glaciale poco frequentato dal turismo di massa. È perfetto per godersi una giornata di relax a riva o in acqua circondati dalla natura incontaminata. Qui si può visitare anche la Rocca d’Anfo, un avamposto militare del XV secolo, abbarbicato su speroni rocciosi a picco sul lago.

Lasciandosi alle spalle il Lago di Idro si proseguirà verso nord, in Trentino, fino al Lago di Ledro, un piccolo gioiello incastonato tra i monti a 650 mt di altitudine.

10 km di circonferenza facilmente affrontabili, che regalano sorprese non solo naturali: il villaggio di palafitte di Molina di Ledro, ricostruito com’era oltre 4.000 anni fa, il sito archeologico con museo e la località Mezzolago.

Proprio da qui, si può decidere per una deviazione al tour verso un ulteriore lago trentino, il Laghetto di Tenno, famoso per le sue acque chiare tra le più pulite dello Stivale.

Eppure, il lago che forse vi stupirà maggiormente è il Lago di Valvestino, l’unico lago artificiale tra quelli intorno al Garda.

Qui, una diga mozzafiato ha creato un fiordo tra i ripidi versanti della montagna, offrendo uno spettacolo d’acqua e colori cangianti da ammirare percorrendo i due ponti che lo sovrastano.

Navigazione Laghi: in moto o a bordo di un battello, il Lago di Garda non teme confronti

Il nostro viaggio è terminato. Spegnete i motori e ripensate a tutte le emozioni provate in questo indimenticabile giro in moto sul Lago di Garda e dintorni.

E ricordate: la destinazione non è così importante, è il viaggio che conta davvero. Per questo, nel primo degli itinerari proposti avete la possibilità di scendere dalla moto e affidarvi, per brevi tratti, ai traghetti di Navigazione Laghi, che consentono di trasportare da una sponda all’altra del lago le amate moto.

Perché se una moto può circumnavigare l’intero lago, sempre con le ruote ben piantate sull’asfalto, è pur vero che serve una barca per attraversare le acque e osservare lo splendore del Garda da una prospettiva diversa. Perché non farlo, allora?

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