Musei legati alla navigazione: quando l’acqua diventa tradizione
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Piccola guida ai musei legati alla navigazione del Lago di Garda, del Lago Maggiore e del Lago di Como
Lago di Garda, Lago Maggiore, Lago di Como… mete ideali per “spiaggiarsi” a riva, circondati da montagne mozzafiato, da calme acque, piccoli borghi e atmosfere incredibili.
Eppure, c’è un’attività qui che spesso viene sottovalutata dal visitatore medio: quella museale.
No, non si viene sul lago, qualunque esso sia, per ammirare Picasso, Pollock o Kandinsky. Esistono le “città d’arte” per questo, con apposite mostre permanenti o itineranti.
Sui laghi, invece, parliamo di musei della tradizione, creati per riportare in vita usi, costumi e mestieri di un’Italia che non c’è più.
E parlare di tradizione qui, significa parlare del rapporto millenario instauratosi tra l’uomo e il territorio lacustre, e di tre elementi essenziali: l’acqua, le barche e i pescatori.
Oggi, allora, scopriremo alcuni musei legati alla navigazione, uno per lago, dedicati alla vita, alle persone e alle attività che tradizionalmente si svolgevano sulle acque dei tre grandi laghi del nord Italia.
Il Museo dei Pescatori a Limone sul Garda
L’idea di realizzare una raccolta di oggetti, fotografie e materiale legato alla pesca sul Lago di Garda arriva dagli abitanti di Limone sul Garda che, collaborando con ex pescatori e loro familiari, sono riusciti a creare un’esposizione unica al mondo.
Unica perché pregna di vita gardesana, dei vecchi mestieri e della tradizione lacustre che solo qui, su un bacino al confine tra Lombardia, Veneto e Trentino, poteva evolversi in modo tanto specifico.
Il Museo dei Pescatori è all’interno del Parco Comunale Ex Villa Boghi, proprio accanto alla Limonaia, e permette di raggruppare, in uno spazio relativamente limitato, l’intera evoluzione nei secoli della vita a Limone sul Garda: l’attività di pescatori e coltivatori di ulivi, la successiva trasformazione in produttori di cedri e limoni e la definitiva vocazione turistica.
Il Museo diventa, quindi, una summa di questo percorso secolare, con pesca e pescatori che, da protagonisti, ci traghettano alla sua scoperta.
Tra un’imbarcazione tipica ancora ben conservata, attrezzi utilizzati per il pescato, fotografie d’epoca, didascalie in tre lingue e schede informative sui pesci di lago, il visitatore compie, infatti, un viaggio non solo nel tempo, ma anche negli spazi di vita delle persone, nelle piazze, nei porti e sulle imbarcazioni.
Il Museo dei Pescatori è a ingresso gratuito e vi attende al Parco Villa Boghi, da marzo a ottobre.
Le Officine dell’Acqua a Laveno Mombello
Anche sul Lago Maggiore troviamo un’interessante iniziativa museale dedicata al lago e alle sue Vie d’acqua, pensata per salvaguardare e trasmettere alle generazioni più giovani la storia di un legame mia interrotto tra la popolazione e il suo lago.
Il progetto Officine dell’Acqua, promosso dall’Associazione Vele d’Epoca Verbano, è partito come riqualificazione dei magazzini ferroviari di fine ‘800 di Laveno Mombello. Era un antico luogo di lavoro ormai abbandonato da più di 30 anni, situato però in una posizione strategica ideale, che collega gli imbarchi di Navigazione Laghi alla stazione ferroviaria e alla principale arteria stradale.
L’obiettivo era la creazione non di un mero spazio espositivo, ma di un centro di aggregazione sociale da dedicare ad attività didattico-formative legate all’artigianato tradizionale, altrimenti destinato a scomparire.
Le Officine dell’Acqua diventano sì una testimonianza delle attività di navigazione che sul Lago si compivano nel passato a bordo di barche da trasporto e piroscafi a vapore diretti, attraverso le Vie d’acqua, a Venezia e oltre, ma rappresentano anche un luogo in grado di ospitare giovani artisti e artigiani, in cerca di uno spazio dove esprimersi o desiderosi di imparare l’antica arte dei maestri d’ascia e dei carpentieri.
A soddisfare queste esigenze ci pensano l’incubatore per giovani artigiani, la biblioteca dell’Acqua e la Scuola di Restauro e Costruzione, approntate all’interno del complesso delle Officine dell’Acqua.
Ecco allora, che un luogo cardine della Laveno del passato rivive in altre vesti oggi, come spazio dedicato alla conoscenza, ai mestieri e alla tradizione.
Il Museo della barca Lariana
Chiudiamo la nostra panoramica sui Musei dedicati alla navigazione giungendo a Pianello del Lario sul Lago di Como, dove ad attenderci ci sono ben duemila anni di storia nautica.
Il Museo della Barca Lariana è una collezione di imbarcazioni unica al mondo, raccolte all’interno di una affascinate filanda dell’800.
Nelle sue sale sono conservati più di 400 scafi storici, testimonianze delle tante e diverse tipologie di imbarcazione che hanno attraversato le acque del Lario nei secoli. Parliamo di barche adibite ai più disparati utilizzi, dal contrabbando alla pesca, dalle competizioni allo svago. C’è stata persino una tale Lucia Mondella che, tra le pagine di un romanzo, ha utilizzato un batèl per fuggire da queste terre.
E tra le imbarcazioni custodite nel Museo c’è anche il batèl, così come il navèt, le barche da sfrusà o le gondole con le felze e tante altre tipologie che, i più, neanche avranno sentito nominare.
Ce ne sono di prestigiose, come la Laura I Abbate, primo scafo a superare i 200 km/h, o la motonave Balilla, la gondola Giulia e il tecnologico aliscafo Freccia dei Gerani.
Da non perdere, poi, la Sala delle Vittorie, testimonianza delle gloriose imprese delle società di canottieri lariane, o la Sala Vele, con il Merope, campione olimpico a Helsinki nel 1952.
Tutto, ovviamente, corredato da diapositive, foto d’epoca, registrazioni, una biblioteca con più di 2.500 libri e riviste storiche del settore e testimonianze di maestri d’ascia e barcaioli.
Per tutti gli interessati, il Museo della Barca Lariana sarà accessibile dal mese di aprile, dal venerdì alla domenica dalle 14,00 alle 18,00 e, a richiesta, nei restanti giorni della settimana per gruppi di minimo 15 persone.
Navigazione Laghi: scoprire i Musei della navigazione a bordo di un battello
Insomma, eccovi serviti tre ottimi motivi in più per recarvi su questi incantevoli laghi. Quale occasione migliore di una gita fuori porta dedicata alla storia della navigazione, per navigare voi stessi sulle acque del Lago di Garda, del Lago Maggiore e del Lago di Como.
Tutti e tre i musei qui trattati, infatti, sono raggiungibili in battello tramite il servizio di Navigazione Laghi che offre scali nelle vicinanze di ciascun museo.
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